Analisi bioenergetica: la relazione tra paziente e terapeuta

L’analisi bioenergetica ha come obiettivo principale l’integrazione tra l’ “Io” e il corpo grazie al contributo di specifiche tecniche e psicoterapie in cui mente e corpo si compenetrano.

Secondo Alexander Lowen, il padre fondatore della disciplina bioenergetica, esiste una connessione energetica fra i piedi dell’individuo e la terra che, attraverso la tecnica del grounding, può essere sviluppata e muoversi dai piedi alla testa. Per trovare la piena soddisfazione e la felicità, durante il corso della vita, è necessario sviluppare un certo tipo di maturità personale dell’IO, in grado di essere in armonia con la motilità corporea.

L’analisi bioenergetica vede il paziente come persona intera, studiando l’unicità della sua storia e del suo vissuto quotidiano. L’individuo, quindi, si esprime attraverso il movimento e la struttura fisica ed è così che forma il proprio Io. I corsi di bioenergetica a Milano della dottoressa Luciana Tamagni riservano un’attenzione particolare ad effettuare interventi fisici, movimenti, esercizi mirati a liberare la persona dalle costrizioni e dagli impedimenti che ostacolano le energie. 

In questo contesto, Wilhelm Reich, paziente e allievo di Freud, ha contribuito all’introduzione del concetto di “corrente vegetativa“: l’ansia, l’aggressività, il piacere possono essere liberati soltanto allentando sia l’armatura caratteriale che quella muscolare del soggetto. Così facendo sarà possibile un maggior flusso di eccitazione e il libero fluire dei movimenti espressivi corporei grazie alla psicoterapia.

Lowen si differenzia da Reich, ma riprende molti dei suoi concetti per approfondire l’analisi bioenergetica. La dottoressaa Tamagni è da sempre affascinata da questa tematica tanto che si occupa dell’organizzazione di corsi e psicoterapie bioenergetiche, sia individuali che di gruppo. La relazione tra terapeuta e paziente è un fattore curativo di ampia potenzialità.