Come si guarisce dagli attacchi di panico

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Quando una persona subisce un attacco di panico percepisce dentro di sé delle sensazioni negative, di paura, che hanno una forza enorme. Dei timori che non avrebbero niente di razionale, ma che durante l’episodio diventano difficili da controllare. Accade che chi ne soffre si rechi in ospedale convinto di essere sul punto di morire, o che lamenti dolore al petto e ansia nella certezza di un infarto, e tanta è la paura che le persone colpite da attacchi di panico riescono a ricordare perfettamente, anche a distanza di anni, la condizione di terrore sperimentata.

E’ comprensibile, naturalmente, che si metta in moto un processo di allarme nella persona, se si considerano quelli che sono i sintomi fisici degli attacchi di panico, tra i quali nausea, vertigini, ansia e sbandamenti.

Succede spesso, poi, che agli attacchi seguano dei periodi di malessere e disagi, o che siano anticipati da stati d’ansia e atteggiamenti evitanti nei confronti di quelle situazioni ritenute a “rischio” di panico.

Esistono trattamenti che funzionano

Cominciare un percorso di psicoterapia, anche associato alla cura farmacologica, fa sì che si guarisca dal disturbo, e, quando si rende necessaria una terapia più lunga, che si abbia un’attenuazione dei sintomi.

Associare ad una psicoterapia specifica l’uso di farmaci consente, ad esempio, di avere miglioramenti sui comportamenti evitanti e di agire sull’ansia anticipatoria, cioè la paura che l’attacco prima o poi si ripresenterà, fino quasi a raggiungere la sicurezza che invece non si andrà più incontro a questo problema.

In ogni caso, rivolgersi a psicologi specializzati permette di raggiungere l’obiettivo di riacquistare il proprio stile di vita e non solo di ridurre i sintomi degli attacchi di panico.

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